Ogni miseria del quotidiano, con pazienza puo'
essere estinta. E cosi' gli affanni, le paure, le tentazioni, le delusioni, la
noia, la meccanica ripetitivita' delle cose vissute solo di sfuggita; non
colte. Bellezza. Ecco, la bellezza ne è l'antidoto. Alfa ed omega, inizio e
fine. Come una libellula che passando a pochi centimetri dalla tua testa
pensierosa ed oppressa, sotto un ombrellone, al mare, in un cielo
azzurro e bianco d'Agosto, porta via, nel suo volo svelto, ogni
apprensione ed ogni inutilita'. E i pensieri cambiano. Tu
cambi.
Raramente ho incontrato una preghiera di cosi'
intensa innocenza, di cosi' tersa e trasparente aderenza alla vera essenza della
vita. La vita che si manifesta nei pollini di Maggio, nelle nuvole nere che
annunciano la pioggia, nella pioggia che infine cade copiosa lavando l'aria e la
terra. La vita come una sfera che ci contiene. Una sfera trasparente tanto che
nemmeno, a volte, riusciamo a percepirla davvero.
Un diamante luminoso e prezioso la preghiera
al dio dei gufi. Ha accarezzato, prima, e poi afferrato e preso con se' il mio
cuore. Anzi è il mio cuore che ad essa si e' stretto commosso. E non la vuole
lasciare. E non la lascera'. La bellezza salvera' il mondo disse un giorno Fedor
Dostoevsky. Nella bellezza tutto si compie prego' un giorno Bear Heart ( cuore
d'orso).
Siate benedetti.
Piero
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